martedì 14 Maggio 2024
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30 novembre, presentazione e cena con l’autore a Pontinia

Doppia presentazione a Pontinia, sempre sabato 30 novembre per il romanzo ‘L’estate del mirto selvatico’ (Fratelli Frilli Editori). Una prima intensa conversazione con l’autore alle 18.30 e poi la cena con lo stesso alle 20.30, nella cornice del ristorante Nanè, all’interno dell’hotel Ares a Pontinia in via Leonardo da Vinci, 6. L’evento è organizzato dall’associazione Minerva e da Marzia Abbruzzese dell’Hotel Ares e Ristorante Nanè di Pontinia.

La presentazione del romanzo avverrà alle ore 18.30, è a ingresso libero, e verrà presentato da Michela Sagnelli, insegnante; poi la cena con l’autore è alle ore 20.30 ed è solo su prenotazione allo 3397819749.

Questo il menù: Prosciutto di Bassiano 24 mesi, Pecorino alle pere, Zuppetta di broccolo romano e salsiccia, Focaccia ai pomodorini con lardo di Patanegra, Pappardella riccia con asparagi selvatici e guanciale, Zingara di coscio di maiale con contorno di patate al forno e broccoletti, Panettone artigianale “Un sacco goloso”, Acqua, vino, caffè, costo € 30,00.

Trama – Le stagioni della vita ti aggrediscono a tradimento, ti ghermiscono l’anima e cancellano la nostalgia dei ricordi. Federico Canestri, scrittore in crisi con la moglie e in difficoltà creativa, è chiuso in una bolla indolente nel suo appartamento di Roma, finché apprende dal web che in una cavità del monte Circeo è stato ritrovato uno scheletro di un adolescente. Federico forse sa di chi sono quei resti. È lì che affiorano i ricordi su quell’estate che ti cambia, che appartiene a quel periodo dell’adolescenza in cui scopri l’amore, l’invidia, la gelosia, i tradimenti. È l’estate in cui sulle spiagge di Sabaudia la banda dei buoni, guidata da lui, detto Barabba, insieme allo sbruffone Hollywood, al timido Tasso Mannaro, alla bella Camicetta e all’impacciato Dracula, si fronteggia con la banda dei bulli, capeggiata dall’arrogante Hammer, i rissosi Crisantemo, Kamikaze e Moscarda, più le disinibite Mantide e Raffa. Federico deciderà di tornare all’ombra del Circeo per affrontare finalmente il passato, la misteriosa scomparsa di Dracula, il rapporto conflittuale col padre, la vita felice vissuta con Veronica, cercando decisive risposte nel presente. Ma chi erano veramente i suoi amici? E il padre? E lui? Lui è veramente chi crede di essere?

 

In un doppio percorso temporale e narrativo Federico cercherà di scovare gli amici e i nemici di quell’estate che lo ha cambiato per sempre, per scoprire in un perverso gioco di verità, reticenze e bugie cosa è accaduto in quella tragica notte del 3 luglio 1990.

“La verità non veste mai di bianco. Ha paura di macchiarsi. Lo hanno sempre pensato i miei personaggi, da Angelo Corelli nella sua amata ipotetica Villareale a Josè Cavalcanti nella sua conflittuale Buenos Aires fino ad arrivare a Federico Canestri, attratto dal Circeo. Il Circeo, cioè quello spicchio di macchia mediterranea, dune sabbiose come borotalco, laghi salmastri e mare cristallino, te lo immagini come un Eden, ma in ogni Paradiso troviamo il serpente e la sua Eva. È lì che esplode la volontà della ricerca ontologica a tutti i costi del protagonista, stretto tra passato, presente e futuro, che gli strangolano sentimenti ed emozioni”.

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