martedì 14 Maggio 2024
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Black Friday, l’ipocrisia dei benpensanti rovinerà il mondo

Black Friday. Omioddio. Ma che razzisti quelli de Il Corriere dello Sport! Quando leggi certe reazioni rispetto a un titolo giornalistico che rispetta le regole del giornalismo e lo arricchisce resti basito. Arriveremo in casa altrui a sederci su un divano o su una poltrona a seconda del nostro sesso, non discriminando le vocali finali che contano anche per gli oggetti. Ancora: abbiamo da tempo cessato di indicare la raccolta delle batterie terminate con la dicitura ‘pile esauste’ e non ‘pile esaurite’, come se il termine esaurito indicasse una malattia allo stato terminale del sistema nervoso di una batteria, tant’è che s’erano ribellati gli stessi sindacati Duracell & affini per quel tipo di nome che non rispettava le convenzioni di Ginevra. Così le pile le abbiamo appellate ‘esauste’, come se fossero degli esseri umani veri, spossati, stanchi.
Proviamo a tornare seri, il fatto è noto: il Corriere dello Sport ha titolato ‘Black Friday’ in prima pagina l’incontro di venerdì 6 dicembre tra Inter e Roma risaltando anche la sfida nella sfida tra Lukaku e Smalling, neri (sì, sono neri, ma è una caratteristica) ed ex compagni nel Manchester United, un gioco di parole abbondantemente spiegato -ma perchè, andava spiegato?!- già nei catenacci della testata sportiva. L’avesse mai fatto Ivan Zazzaroni, a cui va tutta la solidarietà di persone che non si lasciano influenzare dalle mode e dalle tendenze di chi ormai punta il dito e magari non agisce per cambiare le regole discriminatorie del suo microcosmo. Come ci indigniamo, questo sì, contro i cori razzisti nei confronti di Balotelli dovremmo anche obiettare invece di assistere passivamente quando il giudice sportivo squalifica per un turno Omar Daffe, portiere dell’Agazzanese (campionato dell’Eccellenza emiliana), che a fine novembre offeso dai cori dei tifosi avversari della Bagnolese aveva lasciato polemicamente il campo, così l’arbitro lo aveva espulso, poi squalificato per un turno dal giudice sportivo. Ah, non è finita: Daffe è stato accompagnato, nel senso più pieno del termine, da tutti i compagni di squadra, che hanno lasciato il campo per solidarietà, partita sospesa e l’Agazzanese ha perso la partita a tavolino e penalizzata in classifica di 1 punto. Se questa non è ipocrisia.
Ah, ciliegina sulla torta, addirittura i club Roma e Inter hanno sospeso i cronisti del quotidiano fino a fine anno.
Così in modo grottesco assistiamo nel mondo del calcio a una levata di scudi nei confronti di quei razzisti dei giornalisti del Corriere dello Sport. Ridicolo. E ipocrita. Amici benpensanti, alzate la voce quando Figc e Lega sottoscrivono accordi con l’Arabia Saudita per far disputare le finali di SuperCoppa italiana lì dove i diritti umani vengono calpestati e valgono più dei petrodollari che vengono sganciati da emiri e califfi.
La replica del direttore Zazzaroni va riportata integralmente. “Piattaforme digitali? Direi pattumiere. Truccate da rancori nobili. Sdegno a buon mercato. Un bel pensiero al giorno toglie il medico di torno. Eserciti di benpensanti di questi tempi affollano il web per tingersi di bianco le loro anime belle. Individuato il razzista di turno, vai, due colpi alla tastiera e via la macchia, ti senti un uomo migliore in un mondo migliore. Bianchi, neri, gialli. Negare la differenza è il tipico macroscopico inciampo del razzismo degli anti razzismi. La suburra mentale dei moralisti della domenica, quando anche giovedì è domenica. “Black Friday”, per chi vuole e può capirlo, era ed è solo l’elogio della differenza, l’orgoglio della differenza, la ricchezza magnifica della differenza. Se non lo capisci è perché non ce la fai o perché ci fai. Un titolo innocente viene trasformato in veleno da chi il veleno ce l’ha dentro”.
Sottoscrivo.

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