‘Ci vediamo a settembre’. Un po’ come la prof di filosofia in Seconda liceo, così s’è espresso Carlo Frilli al Salone del Libro di Torino. Il contratto l’ho appena firmato. Grazie a Carlo Frilli, l’editore, e a Marcella Brianda, la mia agente. Con Carlo ci conosciamo da anni, gli è sempre piaciuto il mio stile di scrittura narrativa (dirà a tutti così? Boh, è sempre genovese, quindi parco di complimenti. Almeno spero) e finalmente –sempre parole sue- entrerò a far parte della sua bella scuderia. Del resto, è lì che è nato uno dei miei scrittori preferiti, quel Bruno Morchio, che ha creato uno degli investigatori più riusciti da sempre, quel Bacci Pagano molto umano e poco invincibile, attaccato da vulnus della vita e della società che più umani che non si può.
Il titolo è stato appena scelto. ‘L’estate del mirto selvatico’. Ancora spazio alla sinestesia. Ai sensi. E alle emozioni, quindi. Ah, uscirà a settembre inoltrato. Ma sulla data precisa vi informerò, statene certi.
Ci vediamo a settembre
