martedì 14 Maggio 2024
HOME > PALLONI GONFIATI > Daniele De Rossi, benvenuto alla Republica de La Boca

Daniele De Rossi, benvenuto alla Republica de La Boca

Mi ha chiamato Josè Cavalcanti dal suo pied à terre di Buenos Aires. Era euforico. Ma non aveva bevuto. Anzi, era astemio da circa un paio d’ore. L’entusiasmo si catturava nell’etere, tant’è che canticchiava. Miren miren que locura, miren miren que emocion, este es el famoso tano que vino a La Boca para ser campeon. Lui tifa Boca Junior da quando era in fasce, io ho sempre tifato Roma. Due squadre di due grandi capitali, due espressioni popolari e dall’anima sdrucita e popolana, oggi unite da un ponte chiamato DDR. Daniele De Rossi, ma io lo supponevo, se n’è andato dal campionato di serie A italiana per non incontrare da avversario (blasfemia!) la sua Roma ed è volato dall’altra parte dell’oceano, per vestire la maglia dei bosteros, dove la passione si declina in religione rasentando il fanatismo. E il passo dal Colosseo alla Bombonera è stato breve.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/video/calcio/questo-il-boca-de-rossi-brividi-damore_6896153-2019.shtml

Non poteva vestire la maglia milionaria del River Plate, ma quell’altra che rappresenta una Repubblica a sé, fondata dai xeneizes, cioè dai genovesi, che ha i colori della bandiera svedese e che ha un nome inglese ma ha un forte animo latino. La globalizzazione in nome del pallone quando la globalizzazione veniva solo presa a calci. E così, citando il club in nome del metà + 1, senza nemmeno rendermene conto, mi sono lasciato trainare. Guarda guarda che follia, guarda guarda che emozione: questo è il famoso italiano che è arrivato a Boca per essere campione.

 

Sarri, ognuno ha il suo prezzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *