mercoledì 15 Maggio 2024
HOME > L'ESTATE DEL MIRTO SELVATICO > Ilcoloredeilibri: “Un romanzo show, don’t tell”

Ilcoloredeilibri: “Un romanzo show, don’t tell”

Grazie al sito web ilcoloredeilibri di questa lusinghiera recensione. Felicissimo delle emozioni che suscita il mio romanzo.

Di questo libro mi ha attratto il titolo, poiché mi rievocava un bellissimo film della mia giovinezza interpretato da uno degli attori più belli in assoluto ( almeno per me) Keanu Reeves.
Ed è così che mi sono immaginata il protagonista Federico Canestri per tutto il libro, bello e sexy.
La trama è sicuramente originale e accattivante, e sin dall’inizio stimola il lettore a voler sapere cosa è veramente accaduto in quella calda estate di tanti anni fa.
Federico Canestri viene a sapere che in una grotta del Circeo è stato ritrovato il corpo di un adolescente scomparso anni fa.
Quel ragazzo era un suo amico, chiamato Dracula per soprannome in quanto affetto da fotofobia, che una sera decide di andare a fare un escursione sul Monte Circeo con altri ragazzi.
Quella sera sparisce e i suoi resti verranno ritrovati anni dopo.
Federico, in piena separazione con la moglie e preso da “mal de vivre” unito al blocco dello scrittore, decide di ripercorre i passi e gli avvenimenti di quell’estate per scoprire la verità.
Il protagonista è appunto Federico Canestri ( detto barabba) di professione scrittore e marito di Veronica, una donna bellissima ma opportunista.
E’ un uomo malinconico, a tratti autolesionista ma anche ottimo osservatore.
Ben descritto sia caratterialmente che psicologicamente, è sicuramente un personaggio in crescita.
Veronica è la moglie di Federico, e riusciamo ad avere un idea di lei, grazie alle sedute telefoniche quasi giornaliere, anzi notturne, che Federico ha con la sua psicologa.
Hollywood, tasso mannaro e camicetta, sono i componenti della “banda” di cui lui faceva parte in quell’estate particolare, mentre Hammer, Crisantemo, Kamikaze, Moscarda, Mantide e Raffa sono i componenti di una “banda avversaria”.
Tutti ben descritti e caratterizzati risultano essere personaggi veri e a volte complessi.
Buon uso dello show don’t tell, con dialoghi verosimili che danno tridimensionalità ai personaggi.
La lettura è scorrevole e godibile, lo stile chiaro, in alcuni momenti evocativo e in altri descrittivo.
Bella l’ambientazione, ben curata nei dettagli fa da perfetta cornice alla trama.
Un libro che alterna azione e riflessione e che, piano piano porta il lettore in un vortice di emozioni fino ad arrivare ai vari colpi di scena nel finale.
Da leggere in autunno o in inverno, sorseggiando del buon Mirto e sgranocchiando taralli.
Consigliato agli amanti del genere noir e a tutti coloro che amano sapori retrò.

http://ilcoloredeilibri.blogspot.com/2019/11/recensione-lestate-del-mirto-selvatico.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *