martedì 14 Maggio 2024
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La caduta degli dei dal volto umano

In tempo di guerra, di carestia e di peste l’uomo si affida al divino. È a lui che abdica, disorientato anche dalla ubris della stessa arroganza che lo abita. Il contagio globale da Covid-19 a oggi salva solo un leader tra quelli che riempiono tg e rotocalchi: è Papa Francesco. Da simpatizzante scettico quale sono, il Papa s’è mosso a piedi, senza maschera, in una Roma distopica distribuendo carità e conforto, mostrando coraggio e affrontando il nemico con l’arma che possiede, la fede. Tutti gli altri uomini pregano, anche senza chiesa (ma Dio non è dappertutto?!), luogo ormai occupato nel NordItalia da bare in attesa del rito funebre. Non che gli altri leader si siano dileguati come la storia italiana ci ha insegnato, ma hanno mostrato una fragilità umana (leggi schizofrenia nelle decisioni) che forse non immaginavamo. Di Donald Trump e Boris Johnson conoscevamo la bizzarra tempra, di Macron non abbiamo mai apprezzato l’aplomb sufficiente da primo della classe, di Conte sapevamo che era espressione di uno Stato evanescente, con un Cdm che si scontra nel quotidiano coi governi regionali e crea la figura di un commissario straordinario per l’emergenza (e quindi scatta automatica la domanda: a che serve il governo centrale se non è capace nemmeno a coordinare?). In Germania chiudono anche i bordelli (uff), in Gran Bretagna invece si intima di uscire il meno possibile ma restano aperti pub e scuole (!), in Francia invece assisteremo al ballottaggio più lungo della storia delle elezioni a sindaco, un po’ come ci ha raccontato eternamente Osvaldo Soriano, perché al peggio i francesi non ci abitueranno mai, dagli starnuti simulati di una Carla Bruni allo spot sulla pizza italiana Corona a questa farsa della tornata elettorale imposta dal ‘guerriero’ Macron. In Spagna largo ai poteri di polizia all’Esercito (come da tradizione ispanica) per dominare l’emergenza. Il trattato di Schengen è saltato, i confini ribattuti e saldati, ma mentre i Paesi della Ue lo hanno deciso ieri in videoconferenza l’Italia era stata già posta in isolamento dagli Stati-membri da qualche giorno. Uno che manca all’appello è Kim-Jong un, a cui ancora una volta, anche in un momento tragico come questo, invidio il suo coiffeur personale.

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