giovedì 16 Maggio 2024
HOME > CAFFÈ (S)CORRETTO > Video. La Germania non teme il coronavirus, ma i contagi salgono

Video. La Germania non teme il coronavirus, ma i contagi salgono

Gli italiani restano in isolamento mentre in Germania non si rinuncia alla movida. Ma i contagi da coronavirus aumentano.

Gli italiani polemizzano per la fase2 dopo un isolamento che si appresta a festeggiare i sessanta giorni, mentre a Berlino impazza la movida. Così, si assiste ad assembramenti creativi e riunioni anarchiche nelle principali piazze della capitale tedesca, una delle città europee preferite dalle nuove generazioni. Tanti tedeschi sì e anche molti stranieri residenti.

 

 

Questa è la reazione all’emergenza coronavirus di una città giovane e dinamica. Le riprese di questo video –che abbraccia il ponte di Admiralbrücke, nel cuore del quartiere Kreuzberg- fanno capire la situazione tedesca con facilità, dove forse le misure di restrizione sembrano allentate e la fase della grande paura pare essere alle spalle. Ma i numeri da oggi dicono altro. Infatti in Germania si registra la ripresa del numero di contagiati da Covid-19: il rapporto torna a essere 1:1, una persona ne contagia un’altra, così stabilisce l’istituto sanitario Robert Koch, che ha diffuso anche il numero di contagiati (156.337) e morti (5.913). Forse la riapertura delle attività commerciali estesa nella scorsa settimana ha fatto registrare un passo indietro nella prevenzione e nella raccomandazione del distanziamento sociale? Probabilmente è così, stando ai numeri. Tant’è che da ieri è obbligatorio l’uso delle mascherine dentro i negozi e sui mezzi pubblici. E da oggi anche a Berlino.

Fino a oggi la capitale tedesca non è apparsa come una metropoli dalle fattezze distopiche, la polizia è intervenuta nelle piazze e nei parchi soltanto quando gli assembramenti sono apparsi eccessivi. La riapertura dei negozi nei giorni scorsi ha anche accelerato la voglia di socialità dei più giovani, che in alcuni quartieri, tipo Kreutzberg e Friedrichshain (Berlino Est), hanno invaso le piazze e le aree verdi consumando cibi da asporto acquistati presso gli späti (micro shop che vendono dagli alcolici ai tabacchi agli snack). Nuovi numeri alla mano, forse da domani il take away sarà consumato in casa.

Dal 4 maggio gli italiani andranno di corsa. Ma non le imprese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *