sabato 18 Maggio 2024
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La libertà violata con uno spazzolino da denti

Quando ti accorgi che una donna sta entrando nella tua vita? Che la sfera della tua privacy sta per essere irrimediabilmente violentata? Esatto, stuprata. È quando accadrà un fatto inspiegabile ma spiegabile, ma che segna un rapporto in una data data. Cioè quel famoso punto critico per cui se un lapidottero zoppo scoreggia sule rive del Madagascar ecco che crolla un palazzo nuovo di pacca al centro di Forlimpopoli. Sapete, quindi, qual è il punto critico di un nuovo rapporto tra uomo e donna che si sono appena conosciuti e si stanno frequentando?

Semplice. Vivi quella stessa sensazione per cui un uomo sa che deve svegliarsi ogni mattina e correre più veloce di una donna pronta a violare la sua personale comfort zone. E quali sarebbero queste prepotenze? Non certo quella di vietare di sedersi sul sofà buono del salotto per fissare ebetamente una patita di calcio in tv. No. Capisci che la tua sfera di libertà sta per cessare in un dato momento preciso.

Siamo adulti. Immaginate un uomo e una donna. Sono liberi, si conoscono, si riconoscono dall’odore, si frequentano, si piacciono, vanno a cena, finiscono a letto… Beh?! Fin qui nulla di anomalo. Comunque, a volte questo scambio di esperienze e talvolta di saliva nasconde la più subdola delle insidie. Non che lei resti a dormire a casa tua. Quello ci sta, è la variabile impazzita di quando frequenti una donna dopo un tot di giorni. Certo, speri sempre che la mattina successiva lei, esausta dopo la maratona di sesso a letto, abbia un impegno mattiniero, meglio in orario antelucano, e così sparisca prima ancora che tu ti svegli e sia costretto a preparare la colazione.

No, non è quello il punto della libertà violata. La responsabilità ricade sullo spazzolino da denti. Questo sopruso avviene quando scorgi uno spazzolino da denti nuovo che va ad ombreggiare quello tuo lì in bagno, nel bicchiere immacolato che fino ad allora ospitava un dentifricio palpeggiato in più punti caotici e il tuo in atteggiamento fiero e solitario, è lì che il panico assale l’uomo. Stati d’ansia, conati, palpitazioni, giramenti di testa, mancamenti e la consapevolezza che nulla sarà più come prima.

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