mercoledì 15 Maggio 2024
HOME > LA VITA COME UN ROMANZO > L’ipocrisia senza tempo per i film in quarantena

L’ipocrisia senza tempo per i film in quarantena

Dovete stare a casa. Possibilmente lavorando, cucinando e guardando nel tempo libero dei film. Già, la vita ai tempi del Covid-19 è questa. Così, la BBC, cioè la corrispondente Rai inglese, elenca 10 film da ingoiare sul divano buono di casa in attesa che passi la quarantena. Film chiaramente buonisti, tempo per odiarci ce ne sarà quando la pandemia finirà, invece non sono previsti film attuali. Tra questi film antidoto al virus esce fuori l’unico italiano, è datato 2008, è diretto da Gianni Di Gregorio e s’intitola ‘Pranzo di Ferragosto’, una gradevole commedia degli equivoci con protagoniste donne anziane. Chiaro il messaggio buonista in salsa ipocrita direttamente dall’UK: prendetevi cura delle persone con una certa età, anche se il governo inglese ha dimostrato di relegare i vecchi (termine non spregiativo ma sintetico per indicare l’aspetto anagrafico) nel cimitero degli elefanti in seguito alla linea politica inizialmente favorita dal premier Boris Johnson che esaltava l’immunità di gregge. Scorrendo gli altri titoli, assistiamo al sempreverde ‘Cantando sotto la pioggia’, all’intramontabile ‘I predatori dell’arca perduta’ e al familiare ‘Libro della giungla’, confezionando prove tecniche contro il panico mondiale e rincuorando gli allevamenti di popolo confinati nei propri recinti. Beh, ai tempi dei social networks e delle comunicazioni veloci io, cari amici, stilerei un’altra classifica, più consapevole e vicina a ciò che stiamo vivendo e che deve indurci a cambiare il mondo (eh, belle parole, lo so). Eccoli i film che vi consiglio: ‘Fahrenheit 451’ tratto dal romanzo di Ray Bradbury, è un film diretto da Truffaut, dove Guy Montag appartiene a un corpo di pompieri che scova libri da bruciare (i libri sono da sempre materiale sovversivo…), straordinaria la scena dove sua moglie Mildred da casa comunica tramite una tv contestualmente con altre amiche (vi ricorda qualcosa?); ‘THX 1138’, tratto dal romanzo di Ben Bova, è un film di George Lucas, dove siamo in un mondo dove è vietato ogni tipo di rapporto e di provare sentimenti, tutti sono vestiti di bianco e sono identificati tramite lettere e numeri; ’28 giorni dopo’ è un film adrenalinico, ambientato in una Londra apocalittica e deserta, svuotata in seguito alla diffusione di un morbo altamente contagioso che trasforma gli uomini in violenti rabbiosi; ‘L’esercito delle 12 scimmie’ di Terry Gilliam, ispirato al corto francese ‘La jetée’, vede uno straordinario Bruce Willis in un alternarsi passato/presente/futuro per scoprire il virus che ha sterminato l’umanità; ‘The Truman Show’ di Weir racconta la vita ‘sceneggiata’ di Truman Burbank seguita da un network televisivo che a sua insaputa scodella episodi di vita vissuta al pubblico; il recente ‘Serenity’ per capire che a volte la nostra vita è un loop; ‘1984’ tratto dal romanzo di Orwell non può mancare, dove Winston Smith conduce una squallida esistenza lavorando al Ministero della Verità finché comincia a pensare liberamente cercando di nascondersi al Grande Fratello; ‘V per Vendetta’ di James McTeigue, tratto dal fumetto di Alan Moore e David Lloyd, è la storia ambientata in un’Inghilterra totalitaria e militarizzata guidata dall’Alto Cancelliere Adam Sutler, osteggiato dal misterioso rivoluzionario V., che ha il volto coperto dalla maschera da Guy Fawkes; ‘Contagion’ di Soderbergh, datato 2011, è molto affine a quello che stiamo vivendo, dando una spiegazione di salto della specie per il virus che sconvolge il mondo e la corsa affannosa per trovare l’antidoto; la decima pellicola è una serie, ‘La Casa de Papel’: non è distopico ma anarchico, così almeno ci lascia un barlume di speranza per chiedere un’Europa (e un mondo) diverso da quello di oggi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *