domenica 12 Maggio 2024
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Quel Mundialito tra dittatura, diritti sportivi e calci

Nella storia di Josè Cavalcanti nel nuovo romanzo de ‘La scelta della pecora nera’ c’è un giornalista uruguagio che indaga su una strana storia di diritti televisivi sportivi che si concentrano su un torneo mondiale che ebbe una sola edizione, la Coppa d’Oro dei Campioni del Mondo, il cosiddetto Mundialito.

Una storia vera e autentica, dove a dicembre 1980 per festeggiare i 50 anni della prima Coppa del Mondo di calcio giocata proprio lì in Uruguay e celebrare il secolo della Costituzione uruguagia, viene organizzato un torneo tra Uruguay, Argentina, Brasile, Germania Ovest, Italia e Olanda, cioè quelle squadre che avevano vinto almeno una volta nella loro storia una coppa, con l’invito rifiutato dall’Inghilterra, a cui subentrò l’Olanda, per due volte finalista di fila nelle ultime due competizioni.

Ma poi c’è la grande beffa della compravendita dei diritti televisivi di un torneo anomalo come la Coppa d’Oro dei Campioni del Mondo, nota in Italia come Mundialito, disputato tra dicembre 1980 e gennaio 1981. Infatti, la Coppa d’Oro fu il primo evento sportivo mondiale, riguardante gli azzurri, che la RAI non riuscì ad accaparrarsi direttamente affidandosi all’Eurovisione: Silvio Berlusconi, numero uno del gruppo Fininvest, imprenditore nel campo dell’edilizia e delle televisioni, membro massone della loggia Propaganda 2, riuscì a strappare l’intero pacchetto dei diritti tv di tutti e sette gli incontri per un totale di 150 milioni di lire cadauno (900mila dollari), superando la controfferta di 750mila dollari avanzata dal sistema di management televisivo continentale, rivendendolo poi alla Rai grazie al dietrofront, e quindi alla complicità, del Parlamento italiano per 1 milione e 350mila dollari. Le pressioni messe in campo dai media (Tv Sorrisi e Canzoni, Corriere della SeraGazzetta dello Sport e Avanti!, tutti in orbita P2) alimentarono a dismisura l’attesa e la portata dell’evento calcistico con tanto di attacchi diretti alla Rai e al Governo affinché gli italiani potessero fruire della visione su Canale 5.

Ah, chi vinse quel torneo? Indovinate un po’? Beh sì, l’Uruguay travolse gli avversari anche se fu un torneo che non passò alla storia per il bel gioco, furono più calci che calcio.

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