lunedì 13 Maggio 2024
HOME > CRONACHE DI UNO SFIGATO > Il cane abbaia e il vicino lo denuncia

Il cane abbaia e il vicino lo denuncia

Arriva la denuncia del vicino perché il cane abbaia.

Quando vai in vacanza a chi lasci il tuo cane?

Vado in vacanza. E ho il ‘problema’ del cane. Ma è una di quelle vacanze mordi e fuggi. Una last minute, direbbe la mia amica che s’esprime cool & mood, dove tutto è fashion e cult. La candidatura sono le isole Tremiti, scogli pugliesi in mezzo al nulla, dove storia e natura si fondono, “certo, non ha le fabbriche del divertimento di Ibiza” sbuffa quella, tatuata come una seguace di un maori e che ogni minuto canticchia le strofe di Baby K. Comunque andiamo e il cane resta in boxer, in giardino, al fresco, di tanto in tanto sollazzato da un amico fraterno che lo sfama e lo accarezza.

Ma quello, nel weekend vacante, ha sentito la mia assenza e ha manifestato il dissenso ululando alla luna. Infatti quando rincaso il vicino m’apostrofa.

“Non ho chiuso occhio nel fine settimana”.

Da quando sei partito il tuo cane mi ha impedito di riposare, perché di notte abbaiava come se lo stessero scuoiando” m’aggredisce. Faccio spallucce, “so’ tornato” lo rassicuro. Quello sorride perfido e mi spiattella in mano l’esposto per disturbo della quiete pubblica.

Haivoglia a dirgli che il mio è un cane letterato, che si lascia influenzare da quello che scrivo e che lui, fedelmente, ripete nel suo gergo, haivoglia a educarlo (il vicino…) che il cane è un essere senziente. Niente, quello mica recede. Ridacchia e dice che mi denuncia, a me e al cane, altro che esposto. Lo precedo, vado alla locale stazione dei carabinieri bicimunito, col cane sul sellino, ubbidiente come un peluche senza arti. E presento la mia denuncia: “il mio cane di notte abbaiava per lamentarsi nei confronti del vicino che russava, ergo la mancanza di buon riposo ne ha causato un’ansia patogena riscontrabile dalle occhiaie, dalla masticazione, dall’indolenza nella lettura”.

Tutto risolto? In parte. Il mio cane continua a guardarlo in cagnesco.

 

Gli agenti letterari esistono (ma loro non lo sanno)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *