Starbucks, Coca-Cola e McDonald’s fanno le valigie e se ne vanno dalla Russia per protestare contro l’aggressione all’Ucraina? Niente paura. La nuova Guerra Fredda si giocherà soprattutto su scala economica. Così il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha annunciato che “entro sei mesi o al massimo un anno” apriranno al posto dei 250 McDonald’s di Mosca chiusi da martedì scorso ristoranti Mc in salsa russa, con nel menù prodotti al 99 per cento di provenienza russa (eh, già c’era l’embargo…). E pensare che il primo Mc nella capitale russa era sorto nel 1990, all’indomani della perestrojka, ora si fa un salto all’indietro di 30 anni. Una restaurazione che fa scopa con la battuta dell’ambasciatore russo in Svezia prima dello scoppio della guerra quando si paventava che si sarebbero inasprite le sanzioni su Putin: “abbiamo copiato con ottimi risultati i vini e i formaggi italiani seguendo le loro ricette”. Certo.
Hamburger, patatine e insalata russa
