Se davvero in questi giorni di Natale siamo tutti più buoni esisterà il più bel regalo da donare al mondo? Sì, esiste ed è il vaccino. No, non è una provocazione. Fermo restando tutti i dubbi e le perplessità sui conteggi dei giorni di validità del siero, una sorta di décalage che somiglia tanto a una sceneggiatura tragicomica scritta da Mel Brooks, a oggi la puntura magica resta il primo grande argine contro la pandemia. E la vera sfida (natalizia) è abbracciare il mondo, rifuggire l’egoismo e cominciare a pensare al momento intermedio del postpandemia, quello che coinvolge non il nostro microcosmo ma il mondo che ci circonda. Il premier Draghi è stato chiaro in più occasioni, oltre il G20: i Paesi più ricchi e le case farmaceutiche devono impegnarsi a donare le dosi, perché la vera sfida è vaccinare a metà 2022 il 70% della popolazione mondiale. Ecco, questo è il vero regalo di Natale. Tornare alla ‘normalità’ con l’aiuto di tutti, dove il più ricco aiuta il più povero.
Il più bel regalo di Natale al mondo
