Con i bollini ci siamo cresciuti. Quello rosso avvisava che il traffico era impazzito e la coda in tangenziale ti costringeva a santificare anche il parroco della cresima, il bollino giallo consigliava per la visione di un film la presenza di un adulto per via di scene violente e di sesso, il bollino nero applicato ai vini e alle birre da oggi rappresenterà l’avvertenza dei parrucconi della Nutriscore che quegli alcolici sono dannosi per la salute, equiparandoli ai superalcolici. Come se si desse per scontato che chi approccia al vino s’emborracha come un veneto disperato, consuma tre calici al minuto e non invece beve con moderazione. Il sistema del Nutriscore è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari ideato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare, distinguendoli tra cibi salubri e insalubri. Cioè, una divisione manichea, per capirci bianco e nero senza gli sconfinamenti al grigio, quindi lontano dai compromessi. Quindi o sei astemio o sei un ubriacone.
Il vino col bollino nero senza compromessi: ubriaco o astemio
