Con una mano si aiuta l’Ucraina inviando aiuti in termini di armi e medicinali per resistere all’Armata Rossa dall’altra si continua a pagare la Russia in nome dell’energia. Eccola la politica ondivaga dell’Unione Europea. Da una parte, così, resta l’ossimoro che per ottenere la pace si debbano inviare armi, quando sarebbe stato necessario aver agito dall’inizio tramite vie diplomatiche (ma siamo tutti campioni di dietrologia, compreso il sottoscritto) ma soprattutto attraverso politiche culturali e di rispetto degli altri. E dall’altra, invece, la Ue continua a pagare Putin qualcosa come un miliardo di euro al giorno per il gas e il petrolio, sostenendolo quindi nella campagna militare contro la gente di Zelensky. Una contraddizione tutta europeista che crea un ingorgo di interrogativi su questo conflitto.
La politica della mano che lava l’altra
