lunedì 20 Maggio 2024
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Quella quotidiana mancanza di educazione all’empatia

Manca l’educazione al sentimento. Alle emozioni. Che tristezza. In un giorno le cronache nazionali si occupano di quattro casi in cui protagonisti sono giovani, giovani privi di empatia. Verso gli altri. Verso gli animali. Verso se stessi. Sullo stupro di gruppo di Palermo si raccolgono testimonianze che fanno accapponare la pelle ma che fotografano un degrado materiale e morale in cui si vive, con madri che vendono il corpo delle proprie bambine. Sullo stupro di Caivano viene in mente il ‘tutto troppo presto’che ci siamo ripetuti chissà quante volte e che nel tempo è diventato un saggio del professor Alberto Pellai, con il linguaggio della violenza e del sopruso come l’unico possibile per dialogare in una società. A Latina il rapper Paky insulta i carabinieri lì presenti che stanno facendo il servizio d’ordine per consentirgli di fare in sicurezza il suo concerto, strafottente negli atteggiamenti, prendendo a modello una vita fatta di eccessi. In un agriturismo di Anagni una festa dei 18 anni della Fiuggi ‘bene’ (quindi qui le etichette del degrado sociale vengono meno) diventa un modo per ammazzare a calci una capretta, con tanto di video che rimbalza sui social tra urla di incoraggiamento e sberleffi, sprezzanti della bellezza della natura. Perché la violenza, il sopruso, la smargiassata, esaltata dalla logica vigliaccheria del branco, la mancanza di divisione tra Bene e Male, tra giusto e ingiusto, diviene labile, liquida, non c’è una linea di demarcazione netta, il solco è fragile. È mancato l’insegnamento all’amore, è chiaro. Manca l’educazione al rispetto e alla comprensione, dove le mappe emotive e cognitive si sono fermate all’impulso. Manca l’empatia. Se i sentimenti non si trasmettono nella famiglia e nella scuola, possono essere trasmessi tramite la letteratura, quegli altrove dove si apprendono che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la frustrazione, la rabbia, il riscatto, la disperazione, la vendetta, il perdono. Se però i luoghi della letteratura non vengono frequentati allora ci si smarrisce in altri sentieri. Quei sentieri dove non esistono i confini e dove i sentimenti sono rimasti impulso.

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