sabato 18 Maggio 2024
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La profezia della veggente di Trevignano

Eravamo stati facili profeti. Ma era facile profetizzare che ci sarebbero stati subito dopo la pandemia capipopolo e veggenti in stretto contatto con l’aldilà per riportarci news nell’aldiquà, agendo sul labile confine dell’abuso della credulità popolare e della circonvenzione di incapace.
Seguendo la migliore produzione letteraria non poteva mancare chi fosse in contatto diretto con la Madonna, che la vedesse piangere e che venisse usata in transfer per comunicare col mondo, avendo come potere anche quello di moltiplicare gnocchi e pizza per sfamare i bambini (avete letto bene, i miracoli di Gesù sono al ribasso: per i piccoli il vino è sconsigliato e il pane oggi è un alimento troppo semplice).
Così, come ogni 3 del mese, è tornata a pregare sulla collinetta di Trevignano la veggente Gisella Cardia, seguita da body guard e discepoli. Anche stavolta la veggente è stata travolta dalla visione della Madonna, che le ha comunicato che l’umanità va diritta verso l’autodistruzione e che per espiare questa punizione è necessario snocciolare il rosario più e più volte.
Più che visionaria la signora Gisella pare un’attenta osservatrice della realtà: un nuovo virus da laboratorio che può rimbalzare da un momento all’altro, gli sconvolgimenti climatici che viviamo nel quotidiano, il conflitto russo-ucraino che rischia seriamente di allargarsi, le mire imperialiste e guerrafondaie della Cina che destabilizzano altre parti del mondo.
C’è materiale a sufficienza per una trama da romanzo distopico se non fosse tutto tremendamente reale, compresa la signora Gisella, i nuovi profeti e soprattutto le persone fragili che la seguono legandosi a false speranze. Noi, da anime terrene in perenne pena, continuiamo a preferire ‘madonne’ di altra fattezza.

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