domenica 28 Aprile 2024
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Una volta in autostrada si abbandonavano i cani. Oggi i ragazzi

Nelle torride giornate contemporanee dobbiamo fare conto anche con una disperazione umana che cresce. Siamo cresciuti con le campagne di sensibilizzazione per non abbandonare i cani all’approssimarsi dell’esodo estivo, quando una vacanza valeva lasciare in mezzo a una strada l’amico a quattro zampe che fino ad allora aveva riempito della sua gioia ogni angolo di casa. Oggi, assistiamo a un episodio paradossale: la location è sempre uno snodo di frontiera, un’anonima area di servizio di Calstorta, lungo l’autostrada A4 in direzione Trieste, nel comune di Cessalto, mentre l’attore principale è un sedicenne albanese che non spiccica una parola d’italiano, abbandonato dai genitori perché impossibilitati a mantenerlo, tant’è che a un primo interrogatorio è emerso che il ragazzo vorrebbe lavorare per inviare il guadagno a casa. Al di là della coda da libro Cuore e da welfare, con la giusta gara di solidarietà per aiutare questo ragazzo a diventare un giorno autonomo e libero, resta la considerazione su una porzione di mondo che continua a galleggiare nella disperazione più disumana e la riflessione che la condotta dell’essere umano è peggiorata, dando purtroppo ragione a quella estrema banalità di chi dice che si stava meglio prima. Prima di cosa, però, ancora non è dato conoscere. 

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