sabato 4 Maggio 2024
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A Terni la politica rispecchia la commedia dell’arte

Il Palazzo resta lo specchio di una città. In democrazia i cittadini sono chiamati a scegliere chi debba rappresentarli. Così, accade che, indette le libere elezioni, si riempiono le liste e si fa campagna elettorale fino al giorno del voto (segreto) calato nell’urna. Nelle città di provincia tutti conoscono tutti e tutto di tutti, quindi la selezione dei ‘migliori’ optata dalla maggioranza di solito è uno specchio molto reale di una città. Adesso non so se sto provocando o meno i ternani, però non si venga a dire che gli stessi non conoscevano il carattere focoso, provocatorio, folkloristico, manesco del loro attuale sindaco, Stefano Bandecchi, classe 61 da Livorno. Bandecchi è uno di quei personaggi che farebbero felici i romanzieri, è nato nel quartiere Shanghai, è stato nella Folgore, ha partecipato a missioni in Libano, dopo svariati mestieri ha creato un istituto per preparare gli studenti agli esami universitari fino a fondare l’università telematica Niccolò Cusano. E a diventare benestante (eufemismo). Insomma, è un uomo che s’è fatto da sé, con grande energia, straordinaria passione e profondo sacrificio. I modi spicci li ha trasferiti anche in politica. Così, dopo aver intrapreso il viale suggestivo del pallone (prima il Fondi in serie C poi la serie B con la Ternana), si è candidato a sindaco di Terni, dopo che si era speso in politica come finanziatore di tutti i partiti dell’arco costituzionale (dal centrodestra al centrosinistra passando per liste civiche moderate). A Terni, Bandecchi era molto noto, poiché per 5 anni è stato appunto presidente della Ternana, è andato alla ribalta nazionale per scontri e sputi (sì, avete letto bene) contro i tifosi delle fere, poi lo scorso anno ecco la candidatura a sindaco e la sua elezione al ballottaggio. Non solo, nei giorni scorsi ha ‘minacciato’ di diventare premier tra qualche anno. Intanto, Terni sale ancora alla ribalta nazionale: il sindaco nelle scorse settimane si era scontrato in strada con un giornalista dipendente del Comune mentre ieri in Consiglio comunale ha apertamente sfidato un consigliere di minoranza a sganassoni. ‘Divertitevi’ pure su YouTube. Per carità, non siamo dei putti alati, le beghe in politica ci sono e talvolta si risolvono con la voce grossa e il pugno duro, ma almeno certi spettacoli indecorosi confiniamoli nelle segrete stanze, perché altrimenti non ci sarà uno straccio di esempio di pubblica virtù da fornire ai privati cittadini. A meno che non si voglia ridurre tutto a una grande commedia dell’arte.

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