venerdì 3 Maggio 2024
HOME > MILLEBATTUTESPAZIINCLUSI > La bandiera della follia sventola sempre tra Centro e Sudamerica

La bandiera della follia sventola sempre tra Centro e Sudamerica

Ci sono Paesi in cui le storie ti sbattono addosso. Tu cerchi di scansarti ma quelle vengono giù, a dispetto anche dello scorrere del tempo e della forza di gravità, della tecnologia e dell’AI più evoluta. Ma i luoghi dove capitano sono sempre gli stessi, appartengono a quelle latitudini che hanno reso magico il realismo ancora di più di quello coniato da Massimo Bontempelli.

Così leggi che in Nicaragua viene dichiarata colpevole di terrorismo quella che è la nuova Miss Universo 2023, la bellissima Sheyniss Palacios, già Miss Nicaragua. È proprio il presidente del paese centroamericano Daniel Ortega, il rivoluzionario sandinista che ha dimenticato ogni regola democratica (è in carica dal 2007…), che insieme alla moglie Rosario Murillo, fedele anche nella gestione del potere, prima acconsente ai festeggiamenti per la grande notizia e poi dà i numeri come succede ai re pazzi. Insomma, quando al concorso di bellezza più importante al mondo viene proclamata la vincitrice in Nicaragua la gente scende in piazza a festeggiare come se avesse vinto i Mondiali di calcio, una gioia che lenisce le ferite di un popolo che vive ai margini del benessere e della considerazione universale. Però, a un certo momento della fiesta salta fuori una foto della bellissima Sheyniss che nel 2018 protesta contro il governo di Ortega, manifestazioni che furono represse dal suo pugno duro fino a contare 300 morti. Per questo Ortega e consorte sbroccano di brutto: non solo vorrebbero punire la nuova Miss Universo (che vive da tempo negli Usa) additata come terrorista ma ordinano una spedizione punitiva contro gli organizzatori del concorso, quelli che avevano premiata la ragazza come Miss Nicaragua, riconoscimento che le ha permesso di partecipare e vincere a San Salvador il titolo mondiale. Così, le bande di Ortega si lanciano ad arrestare Karen Celebertti, la patrón del premio, che però nel frattempo è riparata in Messico, mentre viene arrestato il marito Martin Argüello Leiva e suo figlio Bernardo, accusati di “cospirazione, tradimento, terrorismo, incitamento all’odio, criminalità organizzata, riciclaggio di denaro”. Che governino i fantocci del capitalismo o gli idealisti del marxismo in Sudamerica e Centroamerica sventola sempre la bandiera della follia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *