Il Covid ci ha insegnato (o amplificato) il distanziamento, la prudenza, l’igiene, anche la diffidenza. Mai avremmo pensato che qualcuno invece di fuggire dal Covid lo abbracciasse. Così accade che No-vax si organizzino su Telegram per convenire in Covid-party, con balli, bevute e canti, finalizzati per contagiarsi evitando così l’inoculamento del vaccino. Un metodo naturale per ottenere gli anticorpi, confermerebbero i puristi del negazionismo. Una pratica sconsiderata e suicida, avvertono i virologi, perché il Covid resta un pericolo autentico per i non vaccinati, che infettati potrebbero subire momenti da postCovid o da longCovid, perché la difesa migliore resta sempre un vaccino (seppure relativamente imperfetto) rispetto al virus bevuto al naturale.
Chissà, magari gli stessi che partecipano ai Covid-party sono quelli abituati a rave e affini, dove si abiura il vaccino ma si abusa di lsd, coca, ghb, mdma, rohypnol. Alla fine, è sempre una questione di scelte.