martedì 14 Maggio 2024
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Platì, un mondo sospeso al di là del tempo e dello spazio

Ci sono storie che non hanno tempo, che sono sospese tra realtà e letteratura. Così c’è Platì, 3mila anime in provincia di Reggio Calabria, recintato come zona rossa “perché la popolazione si rifiuta di vaccinarsi” come urlato dal governatore regionale Occhiuto. E le forze regionali non è che non si siano impegnate tra campagne di sensibilizzazione e aperture hub per contrastare il Covid. Ma nulla. Gli abitanti sono restii ad aghi e vaccini, tant’è che appena il 30% ha provato l’ebbrezza dell’inoculamento. E allora cerchi di capire, e scorri che Platì ha un male endemico prima ancora che esplodesse la Pandemia, dove questa cittadina alterna le dimissioni di un sindaco allo scioglimento del consiglio comunale per condizionamenti mafiosi con la frequenza con cui si cambiano le mutande. E pensi a una rassegnazione atavica, a un coacervo di lassismo, apatia, disillusione ancestrali che condiziona chi vive lì, dove niente muta e il domani è sempre uguale all’oggi. Come se la vita fosse sospesa, al di là dello spazio e del tempo, al di là di una pandemia che scuote vita e coscienze del mondo intero.

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