mercoledì 15 Maggio 2024
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Il candidato di Bassolino che smarrisce il senso della misura

Il potere logora chi non ce l’ha. Una frase che è diventata emblematica negli ambienti politici ma che ai tempi dei social suscita isterismi al minutaggio. Lo dimostra il caso della foto scattata probabilmente in una cabina elettorale e postata sui social netwok a Napoli, con tanto di dedica come se stessimo assistendo a una serenata neomelodica.

L’antefatto: siamo a Napoli, oggi, e il faro si concentra su Antonio Bassolino, sindaco di Napoli dal 1993 al 2000 e presidente della Regione Campania dal 2000 al 2010, oltre che parlamentare dal 1987 al 1994 e ministro del lavoro sotto il governo D’Alema dal 1998 al 2000, ora transfugo dal 2017 del Partito Democratico, che aveva fondato. Oggi il 74enne Bassolino ha deciso di concorrere per la poltrona più ambita di piazza Plebiscito insieme ad altri 6 candidati per succedere a Luigi De Magistris.

E accade pochi minuti fa che tra i suoi sostenitori maggiori, un candidato al Consiglio comunale di Napoli nella lista “Bassolino per Napoli”, Domenico Masciari, ha pubblicato su Facebook una foto apparentemente scattata all’interno di una cabina elettorale. Nella foto si vede la scheda azzurra con la “x” sul simbolo della lista “Bassolino per Napoli” e l’indicazione della preferenza “Masciari”. La foto è stata pubblicata da Masciari tra le storie del suo profilo Facebook.

Sui social network interviene anche la moglie, Alessandra Parlato, nota per essere una delle protagoniste della trasmissione tv “The Real Housewives di Napoli”, che a sua volta ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram nel quale dice: “Ho appena votato e lo dico con tutta onestà e franchezza, come ha già fatto qualche nostra vera amica, potete mandare anche uno scatto. A buon intenditor, poche parole. Per gli indecisi, almeno affidatevi a chi di politica davvero ne sa qualcosa e ha una storia familiare”.

Insomma, qui davvero si perde il senso della misura, non certo quello del buon gusto e del buon senso, che evidentemente già latitava di suo.

 

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